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Siete dei songwriters, come nasce una vostra canzone? Cosa arriva prima nell’ispirazione, i testi o la musica?

Le mie canzoni nascono dalle cose che vivo, che mi colpiscono, che ascolto.
Infatti cerco sempre di parlare di cose vere, di cose che mi riguardano. Non di “mondi fantastici”, inventati.
E non ho un vero modus operandi,oggi una canzone può nascere da un testo , domani dalla musica.


Vi sentite parte di una nascente scena alt-folk o vi sentite isolati nel vostro operare?

Non so se faccio parte di una scena ,e soprattutto di quale..Noto una completa mancanza d’identità da parte di tutte le band che ascolto, me incluso.
Suono da tanti anni e vuoi o non vuoi i “suoni che circolano nell’aria” ti influenzano tantissimo ed è giusto che sia così, però oggi noto un continuo scopiazzamento di suoni “antichi” e poco rappresentativi dei giorni nostri (dramma soprattutto Italiano).
Forse,se davvero esiste,la nostra è una scena  di “falsari senza bandiera”.


avete rapporti tra di voi o con altri musicisti della vostra area?

Certo,conosco tanti musicisti, Guy Littell e soprattutto  Joseph Ride :con quest’ultimo  ho anche cominciato una collaborazione.

 Vi sentite penalizzati nel mondo delle attuali produzioni italiane per il fatto che l’indie che va per la maggiore è quello in lingua italiana o la cosa non vi comporta particolari problemi nei rapporti con le label nazionali?

Beh forse un po’ penalizzato si,per quanto riguarda il mio territorio( inteso come l’Italia).
Ma credo sia anche giusto che le label nostrane concentrino i loro sforzi su gruppi che cantano in lingua italiana ,che può arrivare a tutti,senza filtri, dato che siamo per l’appunto italiani e non inglesi.
D’altro canto però è  restrittivo che un’etichetta  non si apra  anche a forme linguistiche diverse dalla propria, dato che l’arte non dovrebbe avere schemi.

Potreste descrivere brevemente il vostro lavoro in studio? I suoni che sentiamo sono effettivamente quelli ‘da presa diretta’ o ci sono importanti fasi di remixaggio dopo il recording? E quest’ultimo è realizzato in digitale (come per molti, per ragioni economiche) o in analogico? Qualche aneddoto da raccontare sul lavoro in studio?

I primi dischi sono registrati in maniera grezza, microfono collegato ad una scheda audio per pc e l’immancabile Cubase, quindi in digitale.
Nei primi due album ci sono delle sovraincisioni ,e dato il budget  inesistente la resa sonora era molto scarsa, infatti è assente il mastering e il missaggio l’ho fatto io con le poche conoscenze che avevo.
Per  The King Of Tramps avevo acquistato un registratore portatile (sempre digitale) e abbiamo registrato tutto in presa diretta,volevo un sound volutamente “primitivo”: registravamo per strada ovunque ci trovassimo,proprio per rubare l’attimo e catturare un’atmosfera .Per il mastering e il missaggio è Intervenuto Nando Farro dei Maybe I’m.


Qual è il feedback che avete dal pubblico nei locali in cui suonate ed il rapporto con agenzie di booking e gestori dei locali?

Il pubblico non è sempre lo stesso, alle volte è attento, alle volte distratto,preso dalle  proprie birre, però il riscontro il più delle volte è positivo.
Ancora non ho avuto una collaborazione seria con le agenzie di booking,non so cosa aspettarmi..
Per quanto riguarda i gestori dei locali lasciamo stare..non direi nulla di nuovo per chi è del settore

 

Esistono dei progetti paralleli? Con chi vi piacerebbe collaborare o andare in tour?

Oltre a mandare avanti Ame collaboro con Giuseppe “Joseph Ride”  come turnista,e partecipo  al neonato progetto”Mezcal”, dove suono il basso.
Nei miei sogni mi piacerebbe collaborare con Xabier iriondo ,Diamanda Galas e Carla Bozulich..

Progetti per il futuro imminente?

L’uscita del prossimo disco, che segnerà una nuova evoluzione del progetto Ame.
Poi sto facendo una revisione dei vecchi brani per un live set in totale solitudine aiutato da synth analogici, campionatori e altre diavolerie.

Tre musicisti o bands imprescindibili nella vs. formazione musicale e i tre dischi preferiti degli ultimi quindici mesi?
 
Tim Buckley , Xabier Iriondo & Trent Reznor.
Per I dischi:
Evangelista – In Animal Tongue
Einsturzende Neubauten - Halber Mensch
Dj Shadow – Entroducing ..


Enrico, tu provieni dalla provincia salernitana, area ultimamente affollata di progetti molto interessanti. Percepisci delle differenze nelle ‘scene’ musicali delle due città più importanti della regione o c’è un sano spirito di collaborazione?

Ultimamente non sto vivendo la scena musicale napoletana,non so che “spirito si respira”, ho  amici come Gaetano e Giuseppe con i quali c’è un forte rispetto,ma per il resto non ho la minima idea di cosa accada.
Per quanto riguarda il Salernitano  fra gruppi si collabora,ma è più una cosa del tipo”collaborazione&convenienza”..Il termine  “sano spirito” è del tutto inappropriato:ancora non ho visto qualcosa di sano!! 

 

E’ soltanto una mia impressione o la famiglia Buckley rappresenta qualcosa di importante nella tua musica?

 Si, soprattutto Tim buckley.. Jeff era la “voce degli angeli”, ma il padre, oltre ad una voce fantastica, aveva un senso della musica e della sperimentazione verso il “nuovo” che trascendeva i canoni dell’epoca, e forse anche quelli odierni.


Cosa ci sarebbe di diverso in un tuo prossimo lavoro rispetto a King Of Tramps? 

Sarà un ritorno  alle mie origini:i dischi precedenti nascevano da un adattamento forzato dettato dalla solitudine acustica,dalla mancanza di una band, dalla necessità di dovermi esprimere in qualche modo e con i pochi mezzi a disposizione.
Adesso invece torno al sound elettrico, sperimentale,dove le chitarre alle volte smettono di essere chitarre. Dove i rumori regnano incontrastati e la melodia spesso viene messa in castigo.
Ci sarà anche un’altra novità che non rivelo, anche perché devo ancora trovare il coraggio per affrontarla..

Rockline vi ringrazia per la Vostra disponibilità

Grazie a Voi per la Vostra Disponibilità e il vostro tempo



















enrico carrino @ 2016